Archivio per giugno, 2010

Un fine giugno rivoluzionario

Che dire…
E’ davvero tutto molto strano, il lunedì del mio ricovero all’una ricevo la famosa telefonata in cui fisso un colloquio per oggi (con molto ottimismo visto che non sapevo quando e come sarei stata una volta uscita dall’ospedale).
Sempre lunedì, quando sono in camera a meditare su quello che mi succederà il giorno dopo, ricevo una nuova telefonata dall’azienda del colloquio,ma da un’altra persona, e dato che non mi posso muovere per una settimana dall’ospedale e dato che hanno bisogno di stringere i tempi, mi fanno un precolloquio telefonico in cui dico chiaramente le mie esigenze contrattuali, di soldi e di orario ridotto.
Ieri mi chiamano per confermare il colloquio e stamattina incontro le voci, parliamo per un’ora e mezza e gli faccio vedere quello che sto seguendo (ironia della sorte, è un’azienda che in qualche modo è collegata con il posto dove lavoro ora), sembrano interessati e ci lasciamo con un appuntamento telefonico per domani sera.
Stasera mi chiamano e mi comunicano che hanno già deciso e se io voglio da lunedì posso cominciare con il tipo di contratto che ho chiesto (indeterminato!!!), i soldi che ho chiesto e il numero di ore che ho chiesto (6 oer e mezza al giorno).

Che faccio, accetto?

I contro sono che dovrò lavorare ad agosto con una sola settimana di vacanza e che il posto di lavoro è a Milano e, quindi, torno pendolare, con un po’ di tempo per me nel viaggio in treno.

A casa!

Sono a casa dopo una settimana esatta di ricovero.
Pensavo meglio, pensavo di reggere meglio e, invece, ho decisamente messo in luce il mio caratteraccio insofferente alle costrizioni e poco incline alle regole.
Dopo meno di due ore dal rientro in camera dopo l’operazione, appena rimasta sola, mi sono tolta il sondino e questo è stato un po’ il leitmotiv del mio ricovero. Venivo presentata sempre come “quella che si è strappata il sondino”. Lo rifarei, perchè è davvero intollerabile.
E adesso speriamo che vada tutto bene, seguire le regole alimentari mi riesce meglio e quindi sono fiduciosa.
Grazie a tutti!

Un colloquio fissato a poche ore dal ricovero…

Ecco cosa succede a mandare un centinaio di CV…
Qualcuno, uno solo, ti prende sul serio e ti fissa un colloquio e per farlo ti chiama all’una del giorno del ricovero, tra tre ore circa verrò andrò in ospedale per un’operazione che “salvo complicazioni” richiede 5 giorni di ricovero, e ho fissato un colloquio per mercoledì prossimo, sono così ottimista che penso di essere fuori dall’ospedale e in grado di sostenere un colloquio di lavoro…

O forse sono disperata, o forse pazza, o forse…

Non si sa mai…

Animani

Oggi è il giorno prima del mio ricovero e ho deciso di fare qualcosa di speciale con le piccolette e dato che siamo quasi in inverno e piove, doveva essere per forza qualcosa da fare in casa.
Abbiamo fatto le animani, non certo nostra invenzione, ma di Mario Mariotti (mammagiramondo ne parla qui).

Ed ecco il risultato, prima un paio di ochette

E poi due pappagallini

Sulla qualità delle foto ne riparliamo, purtroppo ero sola con due pesti scatenate per la novità (si sono colorate per lo più da sole) e ho potuto usare solo la macchina fotografica e, dato che amo il pericolo, ho usato il divano blu come sfondo, un salto con il bungee jumping sarebbe stato meno adrenalico…

la scelta degli animali non significa che io pensi che le mie piccolette siano due ochette e anche un po’ papagalline (o forse sì)…

18 giugno

Questa data è da sempre nella mia storia. Eppure non è un mia data.
Il 18 giugno del 1942 è nato Paul McCartney e io a 14 anni amavo molto la sua musica e mi piaceva molto lui, poi si cresce e resta l’apprezzamento per la musica.

Il 18 giugno 1991 è nato lui

Lui è Lium, in questa foto era già un vecchietto, l’ho davvero amato molto, mi ha aiutato in momenti difficili, senza parlare, stando con me, costringendomi a giocare con lui, a sguazzare nelle pozzanghere sotto la pioggia come due matti, ad innamorarci da scemi di una cagnolina tenerissima, una trovatella che ne aveva passate chissà quante, ma che aveva un’incrollabile fiducia in chi gli offriva una carezza. Non ho mai visto un cane impazzire di gioia fino a quando non gli ho portato a casa la sua Milù.

Insieme hanno avuto 10 cucciole (7 femmine e solo 3 maschietti) che erano davvero buffissimi, ce n’era una che era uguale alla mamma e uno che era uguale al papà, e gli altri erano una combinazione variabile dell’uno e dell’altra per tipo di pelo e per colori, era come vedere il morphing di Lium e Milù in formato 3D. Hanno avuto i cuccioli prima di convivere come una perfetta coppia dei nostri tempi. Lium era un tenero padre che amava insegnare le cose importanti della vita e Milù una madre attenta, lei amava osservare a distanza.

Belli, vero?

Il pelo di Milù era come seta, una dolce compagna di vita.

Milù non c’è più dal 2003 e Lium dal 2006, lui ha fatto in tempo a vedere Gaia.

Tanta casualità nella storia di questi cagnoloni, a cominciare dal nome, l’uno l’anagramma dell’altro, il nome di Lium l’ho scelto io, ma Milù si chiamava già così quando l’abbiamo conosciuta. Il 2 febbraio 1995, dopo 3 anni di corteggiameto e 10 cucciole, Milù è venuta a vivere con noi e il 2 febbraio del 2006 Lium l’ha raggiunta.

E’ stata una bella e densa esperienza di vita che mi ha insegnato davvero molto sui cani, la natura e su di me.

G&G li conoscono dalle foto e gigantografie che abbiamo sparse per casa.