Archivio per nuove esperienze
Faccio cose
Sto imparando a fare app android per smartphone con tecnologia nfc per leggere tag rfid.
…e sto anche terminando il mio secondo tirocinio da oss.
…e sono ancora disoccupata e la banca mi stressa perchè ci sono uscite e non ci sono entrate…
Stage a 45 anni?
Stamattina ho avuto un colloquio, in realtà due, ma il primo l’ho fatto per caso ero in anticipo e mi sono fatta un giro in centro, quello ufficiale è stato il secondo.
La ditta è interessantissima, fanno cose bellissime e orientate al futuro tecnologico, ma…
Ma io non ho le conoscenze che cercano ora, ne ho altre utili ma non in questo momento…
La ditta mi piaceva e allora mi sono proposta per uno stage, lavoro, imparo e poi, se funziona, mi inseriscono in azienda, ovviamente li ho spiazzati e forse anche loro sono interessati a me, tra oggi e domani mattina mi fanno sapere, tengo le dita incrociate…
Domani mattina poi ho un incontro in banca per spiegare che prima o poi, non so quando, uno stipendio tornerà a rimpinguare il mio conto…
Che fortuna avere in classe un bambino straniero!
“Così si imparano altre lingue!”
Gaia 8 anni commentando i racconti di sua sorella (7 anni, seconda elementare) su due suoi nuovi compagni che parlano francese e indiano.
Regina di cuori – come sentirsi una mamma
Antefatto
In seconda nella scuola di gaia e Giada c’è il progetto teatro, tutte le seconde partecipano alla realizzazione di una rappresentazione teatrale, canti, balli e parti recitate. L’anno scorso è toccato a Gaia con “Peter Pan”, ma Gaia è piuttosto timida in queste cose e ha scelto di fare i balli di gruppo, niente protagonismo.
Giada, ovviamente, ha fatto una scelta molto differente, lei fa la star da quando è nata, recita e canta da sempre e non poteva che non essere protagonista, perdipiù ha una certa grinta sempre evidente e ora acuita con il karate e, quindi, sarà la regina di cuori dato che la favola che rappresenteranno quest’anno è “Alice nel paese delle meraviglie”.
Le viene particolarmente bene la battuta: “Tagliatele la testa!”, urlata con tono fermo e autoritario, normale, insomma…
Fatto
Sia lo scorso anno che questo non vengono richieste cose impossibili per i costumi, si tratta di vestiti normali, magari colori che richiamino la situazione o particolari, lo scorso anno ad esempio era stata richiesta la bandana per i pirati…
Ma per Giada, Regina di cuori, è stato richiesto un costume da regina, ovviamente Giada mi ha fatto vedere l’avviso sul diario subito dopo il week end e il vestito era richiesto per il venerdì, 5 giorni di tempo, carnevale già passato…
E allora ho deciso di fare la mamma…
Ho cercato un tessuto adatto e devo dire che sono stata molto fortunata, ho trovato un tessuto rosso intrecciato ad un filo dorato, decisamente bellissimo e scenografico.
Ho tirato fuori dalla naftalina la mia macchina da cucire, comprata un anno fa e mai usata…
Ho cercato di riattivare quella parte del mio dna che arriva da mia nonna, super sarta che mi faceva i peluche e che poi seguiva tutte le mie folli idee adolescenziali…
E questo è il risultato (tanto da lontano le cuciture non si vedono):
Mi sono sentita una mamma vera, in realtà era mia nonna che faceva queste cose per me al volo, tipo un mantello doubleface (rosso e nero) che mi serviva per fare il diavolo, Pantalone e Zorro, sulla scelta del momento e degli accessori che aggiungevo.
A volte capita…
Sabato le mie piccole pesti e io siamo tornate al Poli dopo poco più di due mesi dall’ultima volta, quella della tesi.
L’occasione è stata data dall’evento dedicato ai piccoli dai 7 anni in su intitolato: Nidi, tane, case e rifugi: costruire edifici straordinari con materiali alternativi
Come mancare, ora che sono architetto anch’io?
E così siamo andate, nonostante la pioggia e Gaia che non era al massimo della forma, ma che non avrebbe rinunciato ad un giro a Milano per niente al mondo.
Loro si sono divertite molto, hanno raccontato di aver visto cose davvero molto interessanti (durante la lezione i genitori stanno fuori).
E anch’io ho avuto le mie soddisfazioni, a ripensarci sorrido ancora.
Ero nell’atrio e vedo uno che sembra proprio uno dei professori della mia commissione di tesi e in effetti mi guarda anche lui come se mi riconoscesse e dopo un po’ viene da me e mi chiede se ci conosciamo e io gli dico (balbetto) che sì, ero nell’ultima commissione di tesi e lui mi fa: “Ah, sì, con quella bella tesi sulla Svezia!” E io rimango basita (basita si può dire?), ringrazio per il “bella tesi”, ringrazio anche perchè ha notato la mia parte di critica all’intervento e poi resto davvero senza parole, la mia tesi è piaciuta per davvero e non solo per pietà!
Per fortuna poi doveva entrare a fare lezione alle piccole…
La lezione si teneva in un’aula del Trifoglio, praticamente il luogo dove è cominciato tutto, le prime lezioni sono state lì, e lì ho conosciuto le principali compagne di viaggio, e lì ho assistito ad un buon numero di lezioni del primo anno.
Ed ecco le piccolette sugli stessi banchi dove ho studiato io…