Archivio per urbanistica

ABC-Stad

Arbete, Bostad, Centrum – Stad

Lavoro, Alloggio, Centro (inteso come servizi e commercio) – Città

Fatta questa scoperta mi si è aperto un mondo.
Il tendere all’utopia è sempre presente nella Svezia di oggi, ma soprattutto è sempre stato presente.
Questo concetto è diffuso sia per le nuove edificazioni sia per quelle preesistenti.
Poi tutto può essere fatto bene o male, ma direi che già negli anni ’60 in Svezia erano anni luce avanti a quanto si faceva in Italia.
In Svezia c’era questa cosa dell’ABC anche per i quartieri di palazzoni del Miljonprogrammet (un milione di nuovi alloggi in dieci anni*), in Italia negli stessi anni e per le stesse esigenze si costruivano dinosauri di cemento (la definizione non è mia) in pieno deserto di infrastrutture (anche primarie come le fognature) e deserto di servizi, robe come il Corviale a Roma, lo Zen a Palermo, le Dighe a Genova o il Gallaratese a Milano.
E’ vero anche che alla Svezia si può rinfacciare il delirio eugenetico che ha portato alla sterilizzazione di massa degli indesiderabili in anni abbastanza recenti e ben dopo gli orrori della seconda guerra.
Perchè la linea che divide utopia e distopia è molto molto sottile e spesso frastagliata, tanto che in alcuni punti tutto si mescola come su una tavolozza e non si riescono a distinguere i colori e i confini.

(*) Questa promessa del “milione di…” l’abbiamo sentita anche qui, ma là alla fine ce l’hanno fatta, qua…