Archivio per febbraio, 2014

Sì, forse serve un lavoro

Ho letto i copmmenti ai miei ultimi post, e devo convenire che sì, probabilmente manca un lavoro, qualcosa su cui puntare e concentrarsi.

In realtà non è che stia facendo proprio niente, ho un lavoretto da casa che dovrebbe portare una piccola entrata anche perchè tra poco finisco la disoccupazione, ma in realtà non è ancora partito a pieno ritmo anche perchè il tirocinio mi ha impegnato più del previsto.

Il prossimo tirocinio sarà a metà aprile, ma per quello voglio organizzarmi meglio.

Nel frattempo sto pensando a cosa fare da grande…

Lo so, sono in ritardo di una ventina di anni, ma altre persone prima di me hanno stravolto vite e lavori per reinventarsi tra i 40 e i 50 anni, sarà la crisi di mezza età o semplicemente la voglia di sperimentare e vivere più vite possibili, a dispetto delle difficoltà e della crisi.

Sono stata all’università in questo periodo per vedere cosa potrei fare e ho scoperto che grazie alla mia laurea del vecchio ordinamento in Architettura e ai miei 15 anni da programmatrice sono stata ammessa a 2 corsi di laurea magistrale, i famosi + 2 dei 3 + 2 della riforma universitaria.

Quali corsi?

Sociologia, la mia passione segreta ma non troppo vista l’impostazione di tutta la mia tesi di laurea e la mia libreria sia di carta che sul mio fido kindle. I temi che mi appassionano all’interno di questa disciplina sono davvero molti, il primo ovviamente è quello della sociologia urbana, ma anche tutto il tema delle migrazioni e delle inclusioni mi affascina davvero molto. Mi piacerebbe occuparmi di questi temi per lavoro, ma non so se sarà possibile dato che la prossima laurea sarà a quasi 50 anni.

Teorie e tecniche della comunicazione, un corso interdisciplinare tra l’informatica e la psicologia, molto più vicino al mio attuale lavoro e forse più spendibile, la laurea non sarebbe altro che una conferma di tutto quanto ho già studiato “on the job”, probabilmente mi darebbe più autorevolezza in questo campo, perchè adesso come adesso quando presento il mio cv non ho titoli che supportino le mie conoscenze informatiche, nemmeno uno straccio di certificazione microsoft, adobe o altro.

…e poi c’è il mio sogno, quello di lavorare su corsi di comunicazione visiva a tutto tondo per bimbi dal pennello al bit passando attraverso l’obiettivo fotografico, ma qui mi servirebbe uno sponsor…

Che faccio? Sempre ammesso che riesca a guadagnare per pagarmi gli studi…

Nel frattempo il mio corso OSS finirà a ottobre…

Non ci siamo separati, ma procediamo tra alti e bassi, non sapremmo nemmeno come fare per separarci, mancano le possibilità economiche e probabilmente anche la volontà. E poi i soldi non bastano mai, la macchina ci sta abbandonando, lei sì per davvero e dobbiamo provvedere a un altro mezzo qualsiasi che abbia 4 ruote e che si muova dato che abitiamo in mezzo al nulla e questo fa parte dei “vantaggi” dello sprawl.

30 anni

A settembre saranno trent’anni dal primo incontro con quello che sarebbe diventato il padre delle mie bambine.

Ma ora le cose non vanno, stiamo andando in direzioni differenti, già da un bel po’ probabilmente, ma i vari problemi ci hanno distolto l’attenzione da noi, o forse hanno fatto sì che ci sentissimo “noi” a dispetto delle differenze.

In questo momento non c’è niente e nessuno contro cui combattere, a parte forse la mia disoccupazione… e così sono riaffiorate le differenze, prepotenti e sembra incolmabili.

Come si affronta una separazione con due figlie?

Come ci si può separare senza soldi?

Come ci si può separare essendo costretti da problemi economici e pratici a vivere sotto lo stesso tetto?