Archivio per ospedale

Un febbraio alternativo

All’inizio di febbraio, il 7, mi hanno chiuso le tube, per varie buone ragioni anche di tipo medico.

Stavo ancora metabolizzando la cosa, e mi stavo domandando se non è il caso di metterlo nel curriculum, magari è un valore in più, in tema di conciliazione…

E poi è arrivato il giorno di San Valentino, un San Valentino decisamente alternativo, senza bimbe, in una grande sala bianca e uno spazio con disegnato un tendone da circo, ovvero il pronto soccorso dell’ospedale vicino a casa.

La diagnosi è stata probabile colica biliare, mi hanno tenuto in osservazione per una notte nel “deposito barelle” del PS insieme ad un’altra signora che era svenuta a cena.

Il mattino dopo la diagnosi è stata confermata da un’ecografia e dopo un’attesa durata circa 7 ore, alle 5 del pomeriggio mi hanno dato un letto in una stanza di chirurgia generale.

Il 22 mi hanno operato e il 23 sono stata dimessa.

In questi lunghi 9 giorni ho conosciuto la sofferenza, ovviamente non parlo di me, io ero in vacanza, mi sentivo bene, e tutto sommato stavo bene, anche dopo l’intervento, tanto ormai è tutto in laparoscopia, ho solo qualche buco in più sulla pancia.

La sofferenza vera è altra e ancora non so se sia più la malattia, la vera malattia, la malattia di cui non si pronuncia il nome, il, anzi i tumori o la solitudine mascherata.

Ho conosciuto due donne che soffrivano per entrambe le cose, e il senso di vite così sfugge, il perchè si debba vivere per soffrire senza nulla in cambio. Le nostre difficoltà economiche sono diventate completamente trascurabili di fronte alle loro sofferenze, sofferenze che le loro disponibilità economiche non potevano alleviare.

E ho avuto la conferma che è la cura per la persona quello che mi riesce meglio…